Andare in Sicilia e non assaggiare la caponata è un po’ come andare in Alto Adige e non mangiare lo strudel o trovarsi a Napoli e non ordinare una pizza o ancora, andare in Liguria e non fare scorta di focaccia (e di basilico per il pesto) o andare in Puglia e non scofanarsi tanti bei piatti di orecchiette con le cime di rapa.
La caponata è una delle ricette siciliane più note e apprezzate, amata in tutta Italia. Un piatto nutriente, non proprio leggero, da mangiare tiepido o freddo.
Come ogni piatto regionale, esistono numerose varianti della caponata: come per esempio l’aggiunta di pinoli e uvetta, chi usa olive verdi e chi nere…basta spostarsi da una città all’altra per scoprire una caponata sempre diversa, ma tutte con un’inconfondibile condimento agrodolce, che regala al piatto un sapore unico.
- 2 grosse melanzane
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla
- una ventina di olive nere
- un pugno di capperi
- 500 g di passata di pomodoro
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1 cucchiaio di aceto di vino bianco
- basilico q.b.
- sale
- olio per friggere
- Lavate le melanzane e tagliatele a cubetti di circa 1,5 cm.
- Mettetele in uno scolapasta, cospargete con sale grosso, adagiate sulla superficie un peso e lasciate così per un’ora in modo che le melanzane perdano un po’ di amaro.
- Intanto, lessate per qualche minuto il sedano tagliato a tocchetti, poi scolateli e lasciateli asciugare su un canovaccio pulito.
- Affettate sottilmente la cipolla e lasciatela appassire a fiamma bassissima in una padella capiente con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
- Aggiungete i capperi, le olive, il sedano e la passata di pomodoro e fate cuocere per una decina di minuti.
- Scolate le melanzane e friggetele in una padella con abbondante olio di semi bollente e dopo 5/10 minuti di cottura scolatele e versatele nel tegame con la salsa.
- Infine aggiungete lo zucchero e l’aceto di vino bianco, mescolate e spegnete la fiamma,
- Aggiungete qualche fogliolina di basilico e lasciate intiepidire.
Che dite, vi ho convinto a provarla?