Ci sono cibi che inevitabilmente vengono associati a dei ricordi o a delle persone a noi care. Lo strudel per me è uno di questi. Essendo nata e vissuta gran parte della mia vita in Trentino, di strudel ne ho visti – e mangiati – parecchi. Al ristorante, nelle malghe in montagna, alle feste paesane, ma soprattutto a casa.
Lo strudel infatti per me è non solo un dolce della tradizione ma è un dolce della mia tradizione, in particolare di quella della mia famiglia, la cui ricetta apparteneva a mia mamma e prima di lei a mia nonna e probabilmente ancora prima alla mia bisnonna.
Per non so quale strana ragione però nella mia famiglia lo strudel si preparava esclusivamente nel periodo natalizio assieme allo zelten (altro dolce tipico della cucina trentina).
Mia mamma per accontentare i miei gusti particolari e ovviare al fatto che non sono mai stata una grande fan dell’uvetta, ne preparava una versione con pezzettini di cioccolato, mentre mia nonna si atteneva fedelissima alla sua ricetta con mele, pinoli e uvetta.
Ricordo che ogni anno, nel periodo pre-natalizio, la casa era invasa dal profumo di mele e cannella. Ogni armadietto della cucina di mia nonna conteneva un piccolo tesoro e quando tutti gli armadietti erano pieni, si usavano i ripiani più alti della cucina. Ricordo che in quei giorni, tornavo a casa da scuola e lei era lì, curva sulla grande spianatoia, intenta a impastare e sbucciare kg e kg di mele per preparare il ripieno. Io mi sedevo e la osservavo rubando qualche fettina di mela in attesa che dal forno uscisse quel dolce magico che tanto adoravo. La preparazione durava giorni perchè lei non si limitava a prepararne uno o due ma ne sfornava almeno una dozzina (un po’ più piccoli del formato classico) per regalarli a figlie, nipoti e ovviamente al marito goloso..
Dopo questa introduzione potrete capire che quando ho visto la ricetta del mese dell’MTC proposta da Mari, ho pensato che era finalmente arrivato il momento di prendere parte a questo gioco e che come primo ingresso non poteva andarmi meglio! 😉
Ho pensato di reinventare il classico strudel con degli ingredienti che avevo in casa da tempo e che andavano smaltiti: quindi pere al posto delle mele, cioccolato al posto dell’uvetta, briciole di speculoos invece del pangrattato e come accompagnamento una salsa di zabaione al moscato che trovo si sposi divinamente con il gusto delle pere e del cioccolato.
Ingredienti:
Per la sfoglia:
150 g di farina 00
100 ml di acqua
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale
Scaldate l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliete l’impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l’impasto a riposare, coperto da un panno umido o da una pellicola, per circa mezz’ora.
Per il ripieno:
4 pere Abate o William (circa 800 g al netto degli scarti)
50 g di speculoos sbriciolati (o altri biscotti secchi)
30 g di cioccolato fondente
3 cucchiai di zucchero di canna
3 cucchiai di rum scuro
1 noce di burro
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaino di cannella
burro per spennellare la superficie
In un mortaio o nel mixer sbriciolate gli speculoos e tostateli in una padella con una noce di burro. Tagliate grossolanamente il cioccolato e tenete da parte.
Sbucciate le pere e tagliatele a dadini, mettetele in una ciotola e aggiungete lo zucchero, il cioccolato, i pinoli, la cannella e il rum. Mescolate bene e lasciate macerare qualche minuto.
Nel frattempo tirate la pasta su una tovaglia di cotone pulita e spolverata di farina. Iniziate a stendere la pasta appiattendola con le mani e dandole la forma di un rettangolo. Poi con l’aiuto di un mattarello stendete la pasta fino ad ottenere una sfoglia sottile e quasi trasparente.
Disponete sulla sfoglia il composto di speculoos sbriciolati e sopra ad esso distribuite il ripieno di pere, lasciando liberi circa due centimetri di bordo.
A questo punto, aiutandovi con la tovaglia, cominciate a sollevare la sfoglia per arrotolarla sul ripieno. Fate un paio di giri e quando avrete ottenuto un rotolo, ripiegate anche i due lembi esterni per chiudere il vostro strudel.
Riponete lo strudel su una teglia con carta da forno, spennellate la superficie con del burro fuso e infornate per 30/35 minuti a 180°C.
Per lo zabaione al moscato:
4 tuorli
80 g di zucchero
50 ml di moscato
Mettete lo zucchero e i tuorli in una ciotola di acciaio con il fondo spesso e sbattete con una frusta o con lo sbattitore elettrico fino a che non diventerà una crema gonfia e spumosa. Unite a filo il moscato, sempre mescolando con le fruste per fare assorbire bene il liquido.
Intanto, scaldate dell’acqua in una pentola o una padella grande abbastanza da contenere la ciotola delle uova.
Immergete la ciotola a bagnomaria tenendo il fuoco molto basso: l’acqua non deve bollire, altrimenti si rischia di strapazzare le uova.
Continuate a mescolare la crema con la frusta – stavolta a mano – per un quarto d’ora, finchè vedrete la crema gonfiarsi, addensarsi e diventare vellutata; a questo punto potete togliete lo zabaione dal fuoco e servirlo tiepido su una fetta di strudel.
80 g di zucchero
50 ml di moscato
Mettete lo zucchero e i tuorli in una ciotola di acciaio con il fondo spesso e sbattete con una frusta o con lo sbattitore elettrico fino a che non diventerà una crema gonfia e spumosa. Unite a filo il moscato, sempre mescolando con le fruste per fare assorbire bene il liquido.
Intanto, scaldate dell’acqua in una pentola o una padella grande abbastanza da contenere la ciotola delle uova.
Immergete la ciotola a bagnomaria tenendo il fuoco molto basso: l’acqua non deve bollire, altrimenti si rischia di strapazzare le uova.
Continuate a mescolare la crema con la frusta – stavolta a mano – per un quarto d’ora, finchè vedrete la crema gonfiarsi, addensarsi e diventare vellutata; a questo punto potete togliete lo zabaione dal fuoco e servirlo tiepido su una fetta di strudel.
Un grazie speciale a mia nonna e mia mamma per avermi regalato tanti anni di buonissimi strudel e a Mari per avermi fatto ricordare questi bei momenti con il tema della mia prima sfida.
Con questa ricetta partecipo all’MTChallenge n. 36 LO STRUDEL
73 Comments
Cristiana Beufalamode
18 Febbraio 2014 at 22:04Questa sfida mi piace molto, ma allo stesso tempo trovo sia molto difficile: è un dolce così tradizionale (come ben dici) che inventarsi qualcosa di nuovo non è semplicissimo. Ottima scelta: ingredienti che si sposano alla perfezione. un bacio cri
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 21:05Grazie cri,ho visto che hai apprezzato! 😉
Valealcioccolato
19 Febbraio 2014 at 6:08Sai che non ho mai mangiato uno Strudel che non fosse quello tradizionale? Il tuo però è molto invitante 😀 Un bacio Chià :*
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 21:06Provalo provalo!! 🙂
Dolci a gogo
19 Febbraio 2014 at 6:25E' bellissimo questo srudel tesoro mi affascina da morire anche per i suoi contrasti!!Ottima prorposta brava!!Bacioni,Imma
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 21:06Grazie cara!
m4ry
19 Febbraio 2014 at 6:59Custodire e tramandare le tradizioni è bellissimo..dona un senso di appartenenza alla propria terra e alla propria famiglia…grazie per questo racconto, e grazie per questa ricetta..credimi, fare colazione con una meraviglia così, mi avrebbe resa tanto felice..anche perché, mele e cannella insieme, su di me, hanno un effetto benefico ! Mi rendono allegra..allora, sai cosa faccio ? Cerco di immaginare il profumo che hai descritto..e quasi lo sento 🙂 Un abbraccio e felice giornata !
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 21:07Te ne mando una fettina per domani? :*
sabina
19 Febbraio 2014 at 7:07ciao carissima, mamma mia che delizia…..beh diciamo che lo strudel è molto familiare anche a me e io lo adoro, ma chissà perchè non ho mai pensato di farlo diversamente da quello tradizionale. E quello zabaione al moscato?? devo provarlo assolutamente
un bacione e buona giornata
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 21:08Quello zabaione è una goduriaaaa
Simona Mirto
19 Febbraio 2014 at 7:57Chiara carissima:* che piacere rileggerti e ritrovarti… beh un dolce che sa di casa e di ricordi è un dolce con una marcia in più… una delle poche cose che ricordo di mia nonna che non ho mai conosciuto è lo strudel… lei era spezina e papà mi raccontava sempre di questo dolce che lui preparava proprio con la ricetta di sua madre… mi hai ricordato che è una vita che non preparo uno strudel e stai sicura che la prossima volta gli aggiungo la crema di zabaione e moscato…dev'essere eccezionale… ps grazie dell'affetto che mi hai dimostrato in queste settimane di assenza.. ti abbraccio:*
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 21:08Stellina un abbraccio a te!!
Michela Sassi
19 Febbraio 2014 at 8:39Leggere le tue parole, mi ha fatto tornare indietro nel tempo… questo strudel è meraviglioso e le tradizioni vanno conservate e tramandate…
Favoloso quello zabaione così cremoso!
Un bacione
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 21:09È delizioso!!
Miss Mou
19 Febbraio 2014 at 9:07Che belli i tuoi ricordi, è vero come spesso una famiglia si costruisca attorno al focolare, alla cucina, alle nonne e i loro segreti. Io non amo lo strudel ma il tuo sembra perfetto e gli mollerei un morsicino di sicuro.
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 21:10Te lo consiglio vivamente!! 🙂
Memole
19 Febbraio 2014 at 9:54Una vera e propria delizia!!!
Babe - La Cucina di Babe
19 Febbraio 2014 at 10:05Amo lo strudel ma non lo faccio mai.
Sarà pigrizia. Non saprei ma devo dire che mi hai fatto venire una voglia!
Brava come sempre.
Un bacio
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 21:10Anch'io non lo faccio spesso ma l'mtc è una bella occasione per provarlo!
flavia galasso
19 Febbraio 2014 at 10:07Chiara che bello il tuo post….ho immaginato la cucina di tua nonna con i suoi armadietti pieni di sorprese…ora mi hai messo la curiosità di sapere qual è l'impasto per lo Strudel di casa tua, ciao Flavia …è benvenuta all'MTC
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 22:41Grazie Flavia!!
Francesca P.
19 Febbraio 2014 at 11:25Da romana puoi immaginare quanto lo strudel sia per me una sorta di cibo mitico associato alla montagna e a tutte le settimane bianche che facevo da bambina… volevo sempre una fettina quando andavo nei rifugi, è uno dei miei dolci preferiti, a volte lo faccio con la pasta sfoglia ma non è la stessa cosa, proprio no… devo cimentarmi con la sfoglia vera, sottile come l'hai fatta tu… e quella salsina al moscato? Paradiso… 🙂
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 22:42Questa pasta è molto più facile di quanto sembra…e lo zabaione è una delizia!!
An Lullaby
19 Febbraio 2014 at 12:16Purtroppo lo strudel non è un dolce della mia tradizione, però quando ero piccina ogni tanto mia madre me lo faceva, perché vado pazza per i dolci con le mele 🙂 Il tuo mi ha lasciato a bocca aperta, l'ho visto su facebook e non vedevo lì'ora di vedere altre foto e di sbirciare la ricetta!!! Poi quello zabaione al moscato…ecco lo zabaione è un'altra cosa per cui impazzisco…mi hai stesa 😀 Bellissime le foto 😉
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 22:42Grazieee troppo carina!! :**
eli
19 Febbraio 2014 at 13:00Questo secondo me è lo strudel delle feste! Con un goloso ripieno e la coccola dello zabaione!! Devo provarlo perché finora mi sono cimentata solo nel classicissimo alle mele 😉
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 22:43L'accoppiata pere cioccolato secondo me è deliziosa!!
conunpocodizucchero Elena
19 Febbraio 2014 at 13:44e' vero, anche per me è così e più li associo più mi piacciono!!! che bontà suprema qst tua ricetta del ricordo
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 22:43Grazie stellina! :**
Simo
19 Febbraio 2014 at 14:53mmmm…sai che lo strudel è in assoluto il mio dolce preferito?!
vederlo poi con quella colata di crema di zabaione….da svenimento!
bacioni cara
lacucinadellostivale
19 Febbraio 2014 at 22:44Hehe!! Proprio una colata in effetti!! 🙂
Elena
19 Febbraio 2014 at 15:16Ecco perchè adoro cucinare, è bello regalare le emozioni legate a momenti passati ad ogni morso!
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 6:50Puoi dirlo forte!! 😉
Forno Star
19 Febbraio 2014 at 15:31Che bello ricordare la propria infanzia… La tua reinterpretazione è comunque assai golosa!
P.s. E le foto sono meravigliose!
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 6:50Grazieeee Stefy!!
Ale
19 Febbraio 2014 at 15:47bella questa versione di strudel che sinceramente preferisco a quella classica! brava Chiara!
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 6:51È un po' più particolare ma buonissima!! 😉
Patty
19 Febbraio 2014 at 16:10Splendido Chiara, ma ti dico così perché a livello di gusti ci assomigliamo molto. Anche io ho usato le pere e gli speculoos. Separate alla nascita.
Un bel bacione. Pat
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 6:52Hehe ma allora dovremo pur incontrarci prima o poi?! 😉
elenuccia
19 Febbraio 2014 at 18:07Invece a casa mia lo strudel non è proprio di tradizione. Non si è mai fatto. Peccato perchè invece io lo adoro e quando andavo in montagna da piccola ne facevo sempre delle scorpacciate infinite. Avrei voluto conoscere tua nonna, magari ne avrebbe fatto uno anche per me 🙂
Bellissima rivisitazione e bellissimo l'accostamento con lo zabaione al moscato. L'accostamento deve essere delizioso
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 6:54Sicuro che ce ne sarebbe stato uno anche per te!! Adesso si dedica più allo zelten però ogni tanto fa anche strudel.. Bacio
Ely Valsecchi
19 Febbraio 2014 at 19:39Mamma mia che bontà!!!!!! Adoro lo strudel e con questo MTC mi avete viziato! Un bacione
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 6:54È vero! C sono delle proposte bellissime!!
Loredana
20 Febbraio 2014 at 5:58Quando alla cucina è legato il cuore, tutto ha un altro sapore, come questo strudel, perfetto nell'esecuzione, bilanciato negli abbinamenti e con una salsa perfetta per accompagnarlo.
baci
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 6:57Grazie Loredana!!
ANTONELLA MANFREDI
20 Febbraio 2014 at 8:26Adoro lo strudel, mi nutrirei solo di questo! Interessante la tua variante. ..
Stefania
20 Febbraio 2014 at 11:21mi emoziono a leggere questa infinità di ricordi che stanno scaturendo fuori questo mese. ognuno esterna i suoi, emozionanti e commoventi. mi piace molto la tua versione di strudel, e lo zabaione deve essere una meraviglia!
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 21:44è vero, sarà che questo è un dolce che sa proprio di casa…
Silvia- Perle ai Porchy
20 Febbraio 2014 at 13:46Chiara che bella descrizione familiare.. 🙂 le nonne, che super che sono!! Beh, devo dire che come prima partecipazione non ti fai affatto parlar dietro amica mia!! Vaiiiiiiii!!
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 21:45Tesoroooo <3 <3
speedy70
20 Febbraio 2014 at 13:49Golosissimo il tuo strudel, che abbinamento fantastico!!!
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 21:45Grazie cara!
lagreg74
20 Febbraio 2014 at 17:20Beh se non lo sai fare tu lo strudel! Questo mese proverò anche io…quello di mia suocera però che adoro ma che quasi per rispetto nei suoi confronti non ho mai voluto fare!
Che dire del tuo? Pere e cioccolato insieme sono favolose, se poi ci mettiamo lo zabaione al moscato potrei svenire…non scherzo!
Un abbraccio, a domani
lacucinadellostivale
20 Febbraio 2014 at 21:46Quello zabaione è pura goduria…facciamo che domani te lo racconto?? 😉 un bacione
Chiarapassion
20 Febbraio 2014 at 22:10Chiara che bello scoprire un po' di te attraverso questo strudel pieno di sapori che amo. Hai creato un dolce perfetto e questo è anche merito dei tuoi dolci ricordi.
lacucinadellostivale
24 Febbraio 2014 at 6:51Grazie cara, l'obiettivo era proprio quello! 😉
Mirtillo E Lampone
21 Febbraio 2014 at 9:09Io non amo lo strudel…lo so, lo so, si può essere lapidati per questo peccato, ma che posso farci? Non amo le torte ripiene di frutta 🙂 Ma il tuo lo assaggerei lo stesso, solo per la presenza del cioccolato!
Un bacione cara!
lacucinadellostivale
24 Febbraio 2014 at 6:52Che carina! :**
Peanut
21 Febbraio 2014 at 13:58..ed anche il tuo, Chiara, è da capogiro. Ma come si fa a scegliere?? io lo strudel invece lo mangerei in tutti i modi possibili! ..ma quei biscotti sbriciolati dentro..mi chiamano, sento mi chiamano a gran voce.
un bacione!
lacucinadellostivale
24 Febbraio 2014 at 6:53Hehe…è vero, sono uno più buono dell'altro!! 🙂
Tantocaruccia
21 Febbraio 2014 at 20:48Ammappa quante cose meravigliose che ci sono in questo strudel! Tanti complimenti cara Chiara, davvero:D
a presto:*
lacucinadellostivale
24 Febbraio 2014 at 6:54Grazie Claudia!! Bacio
Monica Zacchia
22 Febbraio 2014 at 9:01Cara Chiara è bellisismo il tuo strudel, anche se non è il mio dolce preferito, apprezzo il procedimento e credo sia anche divertente farlo. Io mi spazzolo tutta la crema intanto goduriosa! Bravissima:)
lacucinadellostivale
24 Febbraio 2014 at 6:54Sì ed è anche più facile di quanto non sembri! 🙂
Paola Bacci
22 Febbraio 2014 at 10:05Complimenti per la splendida golosità!!!! Un abbraccio e buona giornata
mari ►☼◄ lasagnapazza
22 Febbraio 2014 at 14:41Cara Chiara, innanzitutto benvenuta! Mi fa piacere che sia stato proprio il mio strudel a darti il coraggio di buttarti, non te ne pentirai 🙂
E poi mi rende felice sapere che per te lo strudel rappresenta il dolce dei ricordi, della tua terra, delle donne della tua famiglia, che te lo hanno fatto amare fino a farlo diventare qualcosa di molto di più di un semplice dolce. Per te che sei trentina forse sarà stato ancora più difficile che per altri reinterpretare una ricetta così classica ed immaginarti un ripieno che non fosse a base di mele. E ci sei riuscita perfettamente perchè alle pere con il cioccolato, binomio classico ma sempre vincente, hai anche abbinato gli speculoos che hanno donato un carattere del tutto speciale al tuo strudel. E poi hai completato il tutto come meglio non avresti potuto, con lo zabaione al moscato. Bravissima e grazie per questa tua proposta.
Mari
lacucinadellostivale
24 Febbraio 2014 at 6:55Grazie Mari!! È stata una bella sfida! 🙂
roberta
22 Febbraio 2014 at 23:50Bellissimo il racconto della tua nonna, degli stipi pieni di leccornie sotto le feste natalizie. Bellissima la tua proposta: pere e speculaas, scusa ma qui in Olanda si chiamano cosi', sono un'accoppiata vincente e il cioccolato e' un perfetto trait d'union.
lacucinadellostivale
24 Febbraio 2014 at 6:56Sì so che anche in Germania si chiamano così…secondo qui dentro ci stanno proprio bene! Un bacio
Alessandra Gennaro
23 Febbraio 2014 at 21:26Un benvenuto anche da me, Chiara, unito a tanti complimenti per questa ricetta e soprattutto per questo post, che ti sintonizza in maniera perfetta sullo spirito della gara: noi condividiamo ricette che fanno parte di una storia familiare di affetti, di sentimenti, di ricordi e per molti il vederle replicate in così tanti modi diversi è un modo per farle rivivere, in una condivisione che passa anzitutto dal cuore. Ed è per questo che il tuo strudel ci emoziona, proprio perchè parla di te, della tua casa, di momenti privati che hanno preso una nuova forma e forse anche un nuovo sapore, in un dolce equilibrato, goloso, convincente, che segna un esordio all'mtc da incorniciare. Bravissima!
lacucinadellostivale
24 Febbraio 2014 at 6:58Grazie Alessandra, mi fai quasi arrossire!! Per me è stato molto divertente partecipare e soprattutto mettermi alla prova su una ricetta che conoscevo bene ma che ho cercato di reinventare…sono contenta di essere finalmente entrata in questo giro!! 🙂 un bacio
journeycake
24 Febbraio 2014 at 15:57Mi è piaciuto tanto il tuo racconto, Chiara! Bello immaginare un nonna intenta a preparare profumati strudel per tutta la famiglia. Io ho fatto una versione simile alla tua anche se un po' più povera, quindi annoto la tua ricetta. Ciao sino
BestRoxana
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