Forse non c’è cosa più romagnola della piadina. Più dei tortellini e più della zuppa inglese, se penso alla Romagna penso proprio a lei.
Penso alle vacanze da bambina trascorse con la nonna paterna a Riccione o Cattolica e a tutti quei chioschetti colorati che preparavano piadine e crescioni come se non ci fosse un domani.
Penso alle vacanze da bambina trascorse con la nonna paterna a Riccione o Cattolica e a tutti quei chioschetti colorati che preparavano piadine e crescioni come se non ci fosse un domani.
Ora che vivo in Romagna, posso dire che di piadine ne ho mangiate parecchie: sottili, più spesse, quelle riminesi sfogliate, con l’impasto di kamut oppure con l’olio.
Ovviamente dopo tanti assaggi, ho la mia piadina del cuore che è quella che vi presento oggi per la nuova sfida dell’MTC. Niente di particolare, anzi qualcosa di molto classico e molto romagnolo:
la piadina con squaquerone e fichi caramellati.
la piadina con squaquerone e fichi caramellati.
Penso che insieme alla piada con la salsiccia si conquisti il primo posto di “romagnolità” visto che è farcita con prodotti tipicamente locali e caratteristici di questa zona.
Per il procedimento copio e incollo da Tiziana del blog L’ombelico di Venere
Ingredienti per 6 piadine:
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto (io 80 g)
15 g di lievito per torte salate
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio
Fate scaldare al microonde il latte e l’acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz’ora circa fuori dal frigorifero. Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All’interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l’acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po’ dura. Mettete l’impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti.
Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell’uso. (io ho saltato questo passaggio e le piadine sono venute comunque morbidissime).
La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz’ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d’impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri.
Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell’uso. (io ho saltato questo passaggio e le piadine sono venute comunque morbidissime).
La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz’ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d’impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri.
Scaldate il testo o l’apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga.
La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all’interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura.
Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull’altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L’impasto può essere preparato con l’impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.
Per la piadina con squacquerone e fichi caramellati:
100 g di squacquerone
fichi caramellati a piacere
Stendete lo squacquerone su una metà della piadina, ricoprite con i fichi, ripiegatevi sopra la metà della piadina e servite calda.
23 Comments
Simo
20 Giugno 2014 at 7:00mmmmm…viene voglia di rubarla dallo schermo e addentarla al volo….gnammm!
bacioni cara
flavia galasso
20 Giugno 2014 at 7:08Mi hai fatto ricordare quando trascorrevo alcune settimana di vacanza da mia nonna a Riccione, che spesso passavo i pomeriggi sull'amaca appesa a due bellissimi alberi di fichi, e mentre dondolavamo, prendevamo un fico qua e uno là,….che ricordi!! Buon weekend, Flavia
conunpocodizucchero Elena
20 Giugno 2014 at 7:44che perfezione cavoli! Complimenti!!!! E poi sul gusto…mmmmm…. già sai! 🙂
Acquolina
20 Giugno 2014 at 9:00eh sì, buonissima coi fichi caramellati! e le tue piadine sono perfette 😀
simona mirto
20 Giugno 2014 at 9:47Potrei rinunciare a qualsiasi dolce, ma non toglietemi pizza e piadine… squisito abbinamento Chiara… viene voglia di addentare lo schermo:) ti abbraccio carissima e in bocca al lupo per la sfida:*
lacucinadellostivale
23 Giugno 2014 at 5:54È un abbinamento molto comune qui…a mezza via tra un dolce e un salato! 😉
Claudia
20 Giugno 2014 at 14:52Ahhh ma che belle farcitura per la piadina!!!!!!! mi piace tanto.. e poi ilnome di quel formaggio.. m'ha sempre fatto molto sorridere! baci e buon w.e. 🙂
lacucinadellostivale
23 Giugno 2014 at 5:55È vero, anche a me!! 😀
m4ry
20 Giugno 2014 at 15:21Mamma mia….mamma mia….sono in estasi…e ho detto tutto ! Ti abbraccio dolcezza…e ti aspetto 😉
lacucinadellostivale
23 Giugno 2014 at 5:55Contaci amica! 😉
Michela Sassi
20 Giugno 2014 at 17:27Oddio cosa vedono i mie occhi.. ti prego mandamene una!!!!! Che spettacolo!!!
Un abbraccio
Sugar
21 Giugno 2014 at 11:45Mio cugino, che è bolognese doc, si nutre, quasi, solo di piadine e tigelle. Devo dire che in Romagna, ne ho mangiate di buonissime! Che bello, ora che ho la tua ricetta, devo provare a farle anch'io. Certo che il tuo ripieno è fantasico! 🙂
lacucinadellostivale
23 Giugno 2014 at 5:56Il rischio di vivere in zona è quello…che poi non riesci più a smettere!! Hehehe
Tiziana M
21 Giugno 2014 at 21:43In questo mese sembra che tutte stiano scoprendo i miei "punti deboli", formaggio e confettura o fichi caramellati è uno di quelli!!! I fichi li adoro e con lo squacquerone sono il top, devo solo rimediare al fatto di non averli mai mangiati dentro una piada!!! La cottura e l'aspetto finale sono davvero ben riusciti!!! brava, ma d'altronde ormai sei super romagnola!!!!
lacucinadellostivale
23 Giugno 2014 at 5:57Ma dai, pensavo invece che fosse una cosa molto comune!! Di fronte al mio ufficio c'è un baracchino di piadina e questo ripieno da lui va alla grande! 😉 un bacio
Tiziana M
23 Giugno 2014 at 16:35Si, esiste l'abbinamento, lo fanno anche da me ma io non l'ho mai provato, senza piada si, ma ora proverò anche con!!! 😉
Laura
26 Giugno 2014 at 10:08Con questa ricetta mi hai sentire male, ho un'acquolina pazzesca tra l'altro è uuna ricetta così caratteristica che non ti nascondo mi piacerebbe di più assaggiarla da te che provare a farla io stessa 😉 e poi, lo squacquerone che sapore ha precisamente?
lacucinadellostivale
26 Giugno 2014 at 17:44ahh Lauretta, devi venire qui ad assaggiarlo!! Hehe…è una specie di crescenza o stracchino ma più dolce…è buonisssssimo!!
Cristina RicetteBimby
27 Giugno 2014 at 14:51Leggevo che l'abbinamento con i fichi caramellati è uno dei classici per la piadina dolce…ci ho pensato anche io perchè adoro questi frutti dolcissimi…splendide piadine e sicuramente gustosissime…
Alessandra Gennaro
28 Giugno 2014 at 21:20ci credi che questa mancava all'appello? era una delle piadine che attendevo con maggiore trepisazione, un po' perché so quanto sia diffusa, e molto perché ero curiosa di comparare le diverse versioni. potrai capire quindi la mia soddisfazione, con un ripieno che ribadisce quanto la cucina di strada sia tutto fuorchè banale e "piatta", pur rimanendo semplice ed essenziale. Bellissime foto, oltretutto! complimenti!
lacucinadellostivale
3 Luglio 2014 at 16:01Grazie Alessandra! Mi ero persa il tuo commento!!
Patalice
2 Luglio 2014 at 10:58sarà che è l'una e me la meriterei proprio…
sarà che una puntatina a riccione ogni anno, ci sta anche solo per azzannarne una…
Monica Zacchia
8 Luglio 2014 at 7:09Pensa Chiara anche io andavo da bambina a Riccione in vacanza con i nonni e sono le vacanze più belle della mia infanzia, ancora ho nella memoria i profumi di quelle estati le cose buonissime che si mangiavano l'odore del mare i rumori in sottofondo sulla spiaggia e i megafoni che ogni 5 minuti annunciavano che un bambino con il costumino di tal colore si era perso e cercava i genitori… allora era normale non era una tragedia ci si spostava per gli stabilimenti come fossero parchi giochi. LA tua piadina rientra nello street food a pieno titolo, quelo cibo meraviglioso che ormai è una nicchia del buongustaio. I fichi caramellati un passaggio diretto in paradiso. Bellissime foto ti mando un bacio e in bocca al lupo. Mony