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L’Alto Adige e i suoi laghi

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Se dovessi racchiudere l’Alto Adige in tre parole direi: relax, enogastronomia, panorami incantevoli.
Pubblico questo post con un anno di ritardo…infatti pochi si ricorderanno che l’estate scorsa vi ho raccontato un po’ del mio Trentino con la promessa che a breve avrei proseguito il racconto sull’Alto Adige. E invece eccoci qui a un anno di distanza. Meglio tardi che mai comunque. E visto che siamo in estate e magari qualcuno non ha ancora programmato le vacanze o per chi abita al nord e vuole fare una gita fuori porta per qualche giorno, io vi racconto di un rilassante weekend in Alto Adige a contatto con la natura più selvaggia.
L’Alto Adige, tra le altre cose, è famoso per i suoi numerosi laghi alpini.
Il lago di Carezza, color smeraldo, nel quale si specchiano le vette del Catenaccio e del Latemar.
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Grazie ai colori riflessi nella luce del sole, il lago viene chiamato anche il “lago dell’arcobaleno”, in ladino “Lec de Ergobando”. La leggenda narra di una meravigliosa sirenetta che viveva nelle profondità del lago di Carezza, e di cui si innamorò il mago Masarè. per conquistare il suo amore, la strega Lanwerda consigliò al mago di travestirsi da venditore di gioielli e di creare con questi un arcobaleno dal Catinaccio fino al Latemar. Al mago piacque l’idea e fece sì che l’arcobaleno splendesse nei suoi magnifici colori. Ma dimenticò di travestirsi! La sirenetta lo vide quindi e da quel momento in poi sommerse per sempre nel lago e non si fece più vedere. Il mago fu così infuriato, che buttò tutti i gioielli e pezzi dell’arcobaleno nel lago. E proprio per questo, ancora oggi il lago brilla magicamente in tutti i colori dell’arcobaleno…
Il lago non è balneabile, le sue acque sono probabilmente gelide ma è davvero incantevole!
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In Val Pusteria si trova un altro meraviglioso lago: il lago di Braies. Uno specchio d’acqua che sa di roccia e di antiche leggende. Eh si, perché come tutti i laghi dolomitici, anche il lago di Braies ha una sua leggenda: si narra che nelle notti del solstizio estivo, la regina di Fanes, insieme a sua figlia Dolasilla, ritorni sul lago in una barca a remi, sperando si sentire il suono di una tromba che giace sul fondo delle acque che annuncerebbe il ritorno del Regno di Fanes.
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Per rivivere questa leggenda o semplicemente per fare il giro del lago siamo saliti anche noi sulla barca a remi e ci siamo goduti un momento di pace assoluta in mezzo al lago. 
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Il lago d’estate è molto affollato ma vi assicuro che affittando questa barchetta e facendovi un giro in mezzo al lago potrete godere di un momento di tranquillità assoluta. In alternativa si può fare anche una bellissima passeggiata che costeggia il lago e finire il giro con un bel pic nic su una delle rive accessibili da quasi ogni lato.  
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E dopo tutto questo gironzolare non potevamo certo non fermarci in una malga a provare i piatti tipici e i famosi vini altoatesini. Canederli, strudel, una merenda sul tagliere con speck, formaggi e pane croccante insieme ad un bicchiere di Lagrein. Nelle malghe di montagna o nei tanti ristoranti premiati dalle migliori guide si possono provare dei piatti davvero di qualità. Noi ci siamo dedicati a un buon piatto di canederli e una polenta morbida con salsiccia e funghi porcini e un’immancabile fetta di strudel che, da quanto era buona, è sfuggita allo scatto fotografico!
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Spero di avervi fatto venire un po’ di voglia di visitare questi posti meravigliosi perchè ne vale davvero la pena!

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6 Comments

  • Reply
    Simo
    18 Luglio 2015 at 14:46

    ehm…quasi ho vergogna a dirlo, ma….ci credi che non ho mai visto l’Alto Adige?! Mio marito odia la montagna e fra una cosa e l’altra non ci si va mai!
    Che spettacolo, che panorami, un incanto!
    Baciotti e buon fine settimana!!
    P.s: come andiamo?

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    edvige
    19 Luglio 2015 at 10:01

    Non voglia ma immersa nei ricordi, il giro del lago dfi Braies , Lago Carezza (non conoscevo le leggende) conosco molto bene il Trentino Alto Adige sono di Trieste e quelli sono luoghi che adoro. Facevamo base a Corvara e poi si girava in lungo e largo poi base anche in altri luoghi. Non sono mai stata una camminatrice ed ora il ginocchio un pò piange quindi il giro del Braies sarà difficile ma la metà ed andando controccorente per non fare la salita meglio la discesa :-)). Grazie i tre piatti li mangerei volentieri,. Non centra niente con il tuo racconto ma la polenta morbida ecc, mi ricorda il piatto mangiato sul Valparola. Buona domenica mia cara bacioni.

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    Mimma e Marta
    19 Luglio 2015 at 18:36

    Oh! Questi laghi sono davvero incantevoli! In passato ci è capitato di visitarne alcuni e concordo con te che il paesaggio ti lascia quasi senza respiro per sua la naturale bellezza. Il verde degli alberi sembra avvicinarsi al blu e le acque cristalline dei laghi sembrano quasi verdi…È passato tanto tempo dall’ultima volta che vi abbiamo trascorso una vacanza e con le temperature che ci ritroviamo qui, in questo torrido luglio, ci hai fatto venire una gran voglia di tornarci, ora, subito….

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    Mary Vischetti
    19 Luglio 2015 at 22:32

    Chiara, mi hai fatto sognare…Spero proprio di avere l’occasione per poter vivere questi luoghi incantati!! Grazie tesoro per aver condiviso queste belle immagini e la tua esperienza!! Un bacione e a presto, Mary

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    Laura
    20 Luglio 2015 at 10:42

    Questi sono paesaggi che io conosco così poco purtroppo e ogni volta che ho la possibilità di vedere cosa mi perdo ogni volta che cambio meta, resto poi a bocca aperta!Grazie per averli pubblicati!

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    elenuccia
    20 Luglio 2015 at 14:57

    Io adoro le dolomiti, le conosco come le mie tasche. Ci vado sin da quando ero piccola e trovo che siano un posto meraviglioso, davvero perfetto per una vacanza rilassante in mezzo alla natura

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